Voterò Bersani!, sono vecchio?, indietro con le mie idee
politiche?, sorpassato da questa ventata di rinnovamento?, sono cieco e non
capisco che è ora di dire basta e aprire nuovi orizzonti e tagliare nuovi
traguardi?
Ma se non credessi a tutto quello che ho fatto fino ad ora e
mi fossi impegnato nel Partito (naturalmente nel mio piccolo impegno sia ben
chiaro!) come ho fatto sarei un masochista e uno senza speranza.
Ma è proprio la speranza che mi fa dire di votare Bersani!
Un segretario che ha tenuto in piedi e unito un Partito in un momento
difficilissimo per tutti. Dove la crisi, nascosta per anni da chi ci ha
governati e preso in giro, ancora non trova soluzione. Dove siamo stati lo
zimbello di un’Europa e non solo nelle mani di un premier pagliaccio e
libidinoso. Dove dirigenti di aziende vitali per la Nazione stanno facendo
sfracelli tra i lavoratori e le loro famiglie.
Naturalmente sono contentissimo di trovare forze nuove e
fresche all’interno di questo Partito. Nelle ultime elezioni amministrative i
giovani si sono distinti per il numero di consensi ricevuti e per l’impegno
dimostrato affinché questo potesse accadere.
E ben venga anche la critica, la disputa, la discussione ma
onestamente avrei preferito che questo si svolgesse all’interno del partito
stesso. Onestamente a volte anch’io che sono dentro al “sistema” non sempre
capisco atteggiamenti, prese di posizione, discussioni… anzi credo che queste
siano deleterie, ma, poi, riflettendo, mi rendo conto che le prese di
posizione, le discussioni, servono a trovare le soluzioni migliori, i migliori
risultati.
Immagino lo stato d’animo di un uomo, Segretario del Partito
Democratico, che di fronte alla scelta di andare alle elezioni e probabilmente
vincerle e affidare il Paese ad un governo di soli tecnici abbia scelto la
seconda soluzione quale sgomento e rabbia possa aver passato.
Sì, forse si doveva essere più incisivi prima, non si doveva
arrivare a questo punto, doveva essere più duro e fermo, non dovevano passare
certe leggi ma, ricordo, gli italiani, o meglio, una parte degli italiani
avevano dato la maggioranza alla destra (ancora oggi sono maggioranza!).
Straricchi, ricchi, imprenditori, donne dell’alta società, lavoratori,
casalinghe, pensionati tutti uniti a far vincere chi della situazione in cui si
trovava l’Italia proprio non gliene importava un fico secco. E noi giù a
protestare, giù a dire dei conflitti di interesse, delle ditte che chiudono,
delle buste paga sempre più vuote, delle lobbyes, delle patrimoniali per poi
andare in parlamento, votare e accorgersi che i nostri voti erano meno dei loro
e quindi… onore agli sconfitti: l’Italia intera!
Ora ci saranno le primarie, strumento tanto democratico
quanto devastante. Io spero che vinca Bersani perché mi ritrovo di più nel suo
programma ma la mia paura è che
all’indomani delle primarie chi vince… vince e chi perde inizia una sua nuova
vita politica da qualche altra parte, autonomamente, dico io vigliaccamente.
Renzi, gli rendo atto, ha detto che no, in caso di sconfitta collaborerà con il
vincitore, staremo a vedere, come staremo a vedere la reazione di tutti quelli
che hanno deciso di votare per il Sindaco di Firenze. L’importante sarà avere
un premier serio, preparato, giusto per affrontare i grandi problemi che si
troverà nel momento in cui andremo a votare per le politiche e le vinceremo e
questa persona si chiama Pier Luigi Bersani.
Nessun commento:
Posta un commento