Questa mattina, nel Teatro Cargo di Voltri, si è svolto il DIBATTITO PUBBLICO riguardante la progettazione della "gronda autostradale".
Purtroppo, ancora una volta, la riunione presentata come confronto democratico tra la cittadinanza, i comitati e la Società Autostrada è sfociata in una ulteriore protesta contro la realizzazione dell'opera. Eppure, per quello che ho appreso in questi giorni e che mi è stato spiegato anche da alcuni appartenenti al comitato della valle il Dibattito Pubblico è uno strumento in più per capire come realmente vengono affrontati i problemi e le richieste di chi sul territorio ci vive.
Tanto è vero che questi incontri vengono regolamentati come ampiamente documentati anche dai depliants distribuiti a tutta la cittadinanza e comunque voglio ricordare quanto segue:
"sono previsti sei incontri di presentazione (seguono le delegazioni, Voltri compresa), tali incontri hanno lo scopo di dare ai cittadini la possibilità di conoscere direttamente da Autostrade per l'Italia le caratteristiche del progetto, di chiedere chiarimenti e di formulare le prime osservazioni. Gli incontri di presentazione durano due ore. Nella prima mezz'ora i rappresentanti di Autostrade illustrano il progetto e le alternative di tracciato. nella seconda parte i cittadini presenti formulano sinteticamente le loro domande di chiarimento o le loro osservazioni e ricevono la risposta del proponente in forma altrettanto sintetica. Se le richieste di intervento sono superiori al tempo disponibile, si procede a sorteggiare le domande"
Ora non mi sembra che nessuno abbia contestato il metodo di questo modo di dibattere il problema, anzi, c'era anche la consapevolezza di ritenere che oltre a risposte dirette ci possano essere anche risposte per iscritto e questo a mio parere è molto importante: chiarire, capire, mettere per iscritto conclusioni e soluzioni rende più credibile e non più modificabile l'eventuale miglior progettazione possibile.
Ancora una volta si è rischiato uno scontro diretto tra comitati e non, tra chi le soluzioni le grida e chi vuole stare a sentire, tra i duecento che sono usciti per protesta e i cinquecento che sono rimasti al loro posto e hanno seguito le relazioni dei vari responsabili dei progetti.
Purtroppo sembra che non ci sia soluzione affinchè questo progetto non vada in porto e allora l'unica via possibile e quella che, contrari e favorevoli, con modi civili si uniscano affinchè quello che è stato detto venga rispettato; in primo luogo la sistemazione di quelle famiglie che rischiano di perdere la propria casa (costruendone un'altra o dando sovvenzioni tali da poter eventualmente decidere di andare in altro sito); salvaguardare le aziende che si troveranno sul tracciato della "gronda"; sistemare i cantieri per creare meno difficoltà possibile alla cittadinanza considerando le movimentazioni di materiali, automezzi e infrastrutture; avere la massima attenzione sul materiale di risulta e il suo spostamento visto che è appurato che sotto le nostre colline c'è del pericoloso amianto.
Sicuramente altri saranno i problemi, ma sono convinto che la Società Autostrade andrà avanti per la propria strada (scusate il gioco di parole) sta a noi essere attenti che per fare questo, in nome del progresso e della chiara volontà di proteggere categorie che con il trasporto su gomma sono ormai irrimediabilmente vincolati, non ci sia un ulteriore scempio di una zona già duramente sfruttata e penalizzata.
1 commento:
Carissimi amici grazie mille per gli auguri e buon lavoro da San Salvo in piazza
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