lunedì 8 dicembre 2008

LA SCUOLA PUBBLICA ANCORA AL CENTRO DELL'ATTENZIONE.

Giovedi' sera ,4 Dicembre, si è tenuta a Voltri, presso il Circolo del P.D.,una assemblea pubblica sulla riforma(?) Gelmini .
Come avevamo già scritto hanno partecipato la Dirigente della D.D.di Prà,Ivana OTTONELLO,e gli assessori del Comune di Genova Paolo VEARDO e Andrea RANIERI.
In sala non troppo pubblico:per la maggior parte insegnanti della Scuole dell'infanzia e primaria di Voltri e qualche genitore.
Andrea Ranieri ha subito centrato il problema della Riforma Gelmini:far passare un'altra idea di Scuola,una Scuola minimale,arretrata,antiquata ,adatta per i più poveri mentre chi potrà usufruirà delle scuole private che,a pagamento,offriranno di tutto e di più.
Non a caso è proprio di oggi la notizia che il governo ha trovato i soldi per la scuola paritaria,leggi cattolica.
Perchè grambiulini,voti e maestro unico sono una fregatura?
Perchè si fa finta di non sapere che la società è cambiata,che gli alunni sono cambiati.
La Scuola del maestro unico doveva insegnare a leggere, scrivere e far di conto bambini che a casa parlavano il dialetto,non avevano mai visto un libro e avevano genitori analfabeti.
Per fortuna quel tempo è passato e,grazie anche alla frequenza dell'asilo,ma anche alle nuove tecnologie cui i bambini accedono prestissimo,oggi gli alunni arrivano alla scuola elementare che hanno già molte competenze e hanno bisogno di stimoli per non annoiarsi e appassionarsi allo studio.
La Scuola dei moduli e del tempo pieno è una scuola dai tempi distesi,dove è possibile,grazie alla presenza di più insegnanti e alla loro formazione specialistica,far convivere le esigenze di chi è bravo con quelle di chi ,per diversi motivi, rimane indietro.
Provate ad andare a vedere cosa offrono le scuole private(BASTA PAGARE!): 2 lingue straniere,corsi di arte e musica,sport per tutti i gusti ecc.ecc.
LA GELMINI vuole invece una scuola solo ANTIMERIDIANA,ridotta nelle materie e nei saperi!
La lotta portata avanti dai genitori,dai sindacati e dagli studenti deve continuare.
Le Scuole ,in particolare,devono esprimersi con i loro organi collegiali,Consiglio di Istituto e Collegio Docenti,rifiutando questo modello ,mandando le loro delibere al Provveditore,agli organi di stampa.
BERLUSCONI teme solo una cosa:la perdita di consenso.

Bisogna fargli sapere quanti non sono d'accordo sulla sua riforma della Scuola....
e il P.D. deve fare la sua parte.

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