Beh, com’è? Tutto a posto? Ho fatto un piccolo periodo di ferie e francamente ho lasciato un po’ da parte la lettura dei giornali e la visione della tv. Sinceramente non è che la cosa mi dispiaccia molto, anzi… lasciarsi per un po’ di tempo alle spalle i vari problemi e le varie problematiche che ogni giorno riempiono le pagine dei quotidiani e le immagini televisive non fa assolutamente male. Ma si sa, si passeggia sulla spiaggia, si discute con il vicino di ombrellone e quindi lo scambio di informazioni e tutto il resto viene quasi automatico. E il discorso cade sempre lì: il Papi pensiero ritorna sempre alla ribalta. Con le dovute differenze, logiche dico io viste le posizioni politiche degli interlocutori: io, affezionato lettore di Repubblica e l’altro, veneto, lettore di Libero.
Io che alle domande rivolte al Premier che pone il quotidiano ne aggiungerei altre venti, l’altro che l’importante è che il presidente del Consiglio faccia le cose che dice e poi, per il resto, faccia un po’ quello che vuole. Io che, forse sì, a prescindere non credo a tutto quello che ci propone, lui che darebbe anche il cristo da portare in processione. Ora poi che andrà da Padre Pio il quadro è completo. E da qui la mia riflessione. Possibile che la Chiesa, sempre attenta e urlante contro le cose che non accetta e che “vanno contro” sia così silenziosa verso quest’uomo (il papi, non quello che legge Libero) che oggi fa una manifestazione e la chiama Family Day e domani si divide per la seconda volta, che oggi vara una legge contro la prostituzione e domani diventa l’ultimo utilizzatore della prostituta d’alto bordo, che oggi parla di valori, di famiglia, di giovani di buone speranze e domani riempie le sue ville di personaggi a caccia di una toccatina per un futuro magari in Parlamento se no racconto a tutti cosa hai fatto. Molto probabilmente se il Berlusconi non fosse quello che è, se non fosse “amato” da tutti gli italiani (lo dice lui) potrebbe fare tutti gli affari suoi che vorrebbe, ma visto che è il Presidente del Consiglio deve stare attento ai suoi comportamenti. Il silenzio, o meglio, i sussurri della Chiesa non fanno altro che alimentare il sospetto che è meglio restare leggermente in disparte. E’ meglio gridare contro l’aborto, il divorzio, la pillola RU486, le coppie di fatto, le coppie gay. L’importante, naturalmente, se queste cose sono a carico dei poveri cristi, gli altri, quelli con conti in banca da spavento, sono autorizzati, liberi di scegliere, liberi di decidere. Ma già, i poveri cristi non devono decidere se dare i finanziamenti alle scuole private cattoliche, non decidono sull’ICI delle Opere Pie, non elargiscono ricchi lasciti, non entrano nei salotti buoni dove il più delle volte fa bella presenza un alto prelato. E guai a quei poveri pretini che a volte si ribellano a questo stato di cose, la chiesetta dimenticata da dio (che strana attinenza) ha sempre le porte aperte. Basterebbe poco per rimettere tutto su un binario di normalità: una bella tirata d’orecchi, le risposte che devono essere date e un comportamento da leader e non da vecchio bavoso toccatore di sederi sull’autobus affollato.
1 commento:
Bentornati.!
Mi hai battuto sul tempo:anch'io volevo parlare di papi.
Ma hai già scritto tutto tu!
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