domenica 4 gennaio 2009

BASTA GUERRA!

Un’altra guerra!, la solita guerra. Quella che doveva essere una “guerra lampo” dura ormai da oltre 40 anni.
Non mi voglio soffermare su chi ha ragione, su chi sia l’aggressore e chi sia quello che si deve difendere, non posso neanche analizzare quale sia la storia che ha portato a questo odio senza fine tra israeliani e palestinesi.
Quello che mi sgomenta e mi fa rabbrividire sono le immagini dei bambini, dei loro occhi pieni di terrore, senza odio ma con la paura che si tocca, si capisce.
E non c’è conflitto nel mondo (perché purtroppo ce ne sono tanti e non solo nella striscia di Gaza) che non risparmi civili. Ormai è la vigliacca tradizione della guerra, le chiamano “conseguenze collaterali”, prevedono morte e distruzione nei villaggi, nelle famiglie. E nonostante le varie lingue, usanze, tradizioni i bambini piangono tutti allo stesso modo, con la stessa disperazione, senza distinzione di nazionalità, di appartenenza.
L’ultimo che ho visto al telegiornale si è salvato con suo padre dal missile perché si sono rifugiati nel bagno di casa: un miracolo! Ma il volto del bambino non lasciava spazio alla gioia dello scampato pericolo, i suoi occhi parlavano per lui, intensi, spaventati, increduli.
Fermate la guerra, ora, che questi bambini ancora non hanno capito chi devono odiare. Ora che è molto più semplice educare alla pace. Più tempo passa più sarà difficile spiegare alle nuove generazioni che non c’è nessun nemico da abbattere. Come si fa a portare a quelle civiltà un messaggio di pace se questi bambini nascono già con un bagaglio di odio verso i propri vicini di casa?.Non c’è Papa che, nonostante i propri appelli, abbia mai fermato un conflitto!, non ci sono Nazioni Unite che tengano per bloccare questi massacri e smettiamola una volta per tutte con i vari Capezzone, Veltroni e compagnia cantante ad accusare gli uni e gli altri. Tutti insieme, destra e sinistra una sola voce: fermate questi massacri!

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