Vivere a Ponente vuol dire avere alle spalle una tradizione secolare
dell'industria, delle attività marittime, marinare ed agricole. Vivere il
Ponente vuol dire essere attaccati al proprio campanile e non tradirlo per
niente al mondo, passeggiare in strade amiche e non di perfetti sconosciuti.
Vivere a Ponente significa vivere abbracciati fra il Mar Ligure e gli Appennini
in una delegazione di 62.000 abitanti, come un capoluogo di provincia di medie
dimensioni, con un estensione di 7500 ettari (75km² ) pari al 31% dell'intera
superficie del comune di Genova.
Il programma del PD per i prossimi cinque anni mira a cogliere ogni singola opportunità da Vesima a Multedo per rilanciare una delegazione che vuol essere tutto tranne che un quartiere dormitorio. In sei punti sono fissati tutti i passi necessari per rilanciare lo sviluppo e la salvaguardia del nostro territorio, per creare nuove opportunità per le nostre giovani generazioni e per il nostro vivace mondo associativo.
LE REGOLE DEL GIOCO
Federalismo, decentramento, abolizione delle province, il ciclo amministrativo
che si sta concludendo è stato al centro di un cambiamento radicale
dell'assetto delle istituzioni locali. Questo percorso è lungi dall'essere
concluso ed il PD deve dare una forte indicazione per riportare
l'amministrazione sul territorio, vicina ai cittadini e più efficiente nel
rispondere. Come?
- completando il
decentramento dell'amministrazione dal comune ai municipi, i quali devono
essere dotati di un proprio bilancio e di autonomia nelle proprie scelte.
- avviando e
concludendo nell’ambito dei cinque anni del prossimo mandato
amministrativo la fase costituente della città metropolitana, necessaria
per colmare il vuoto causato dall'abolizione delle province e per mettere
in sinergia i municipi genovesi con i comuni delle due riviere e
dell'entroterra.
- modificando i rapporti con l'Autorità Portuale. Il porto non può essere un corpo estraneo all'interno del nostro territorio, le istituzioni locali devono avere la possibilità di intervenire sul Piano Regolatore Portuale e le entrate tributarie derivanti dall'attività portuale devono restare sul territorio.
IL TERRITORIO
Dal
secondo dopoguerra in poi si è ridotto drasticamente l'insediamento agricolo
del nostro entroterra. Questo ha comportato la mancanza di presidio e controllo
costante del territorio, per quanto riguarda il nostro Municipio la zona non
urbanizzata copre ben l'89% della sua estensione. Ha comportato anche una
perdita dell'indotto, delle attività affini e dall'occupazione che queste
creavano. Infine si sta irrimediabilmente perdendo tutto il patrimonio
culturale e sociale connesso al mondo contadino. Come invertire questa tendenza
e favorire gli insediamenti nel nostro entroterra?
- facilitando le
procedure amministrative per chi vive in zone non urbane e deve
ristrutturare edifici già esistenti
- fornendo le zone dell’entroterra
e delle vallate dei servizi di base quali strade e reti essenziali
- agevolando
l'insediamento di chi svolge un'attività agricola professionale e di
presidio del territorio
- promuovendo l'attività didattica nelle scuole a sostegno di queste attività
IL LITORALE
Uno
dei tratti distintivi del Ponente è il suo litorale. Dalla più grande spiaggia
libera della città alla fascia di rispetto, passano molte opportunità per il
nostro territorio. Esso sarà destinato a cambiare profilo nei prossimi anni e
con esso il profilo del Ponente, aprendo nuove prospettive. Quale è la nostra
idea di litorale da Vesima a Multedo?
- preservare e migliorare
la fruibilità delle spiagge della nostra delegazione, importante valvola
di sfogo estiva per tutti i genovesi al prezzo di un biglietto del treno
- La
riqualificazione dell’arenile ed il recupero della balneazione rappresentano
un elemento imprescindibile per tutta la delegazione
- creare un
collegamento pedonale continuo da Vesima a Multedo. Non si può prescindere
dalla realizzazione della prosecuzione della passeggiata di Voltri fino
alla zona di Utri Beach. Ciò è per altro previsto nel primo quaderno di
Urban Lab in relazione al percorso pedonale che dovrà essere realizzato
nell’area prospiciente le ville Sauli, Podestà e De Mari. E’ altrettanto
necessaria la realizzazione di un approdo nautico nella zona prospiciente
il Lido di Pegli, consentendo contestualmente la prosecuzione della
passeggiata a mare di Pegli fino alla fascia di rispetto di Prà, cogliendo
l’occasione per completare la riqualificazione del trattato da largo Calasetta
a castello Vianson.
- completare la riqualificazione della fascia di rispetto. Oltre l'attuazione dei POR, creare un complesso comune per ospitare congiuntamente il nuovo polo scolastico, opera prioritaria per le esigenze della delegazione, il Palamare ed il palazzetto dello sport cittadino in completa sinergia fra di loro
LE INFRASTRUTTURE E IL LAVORO
Il
Ponente è il fulcro delle infrastrutture su cui si fonda lo sviluppo futuro di
Genova. Quale è la nostra posizione su porto, gronda e nodo ferroviario?
- per il porto fanno
fede i nove punti sanciti dall’ultimo Piano Regolatore Portuale. Ribadendo
che i confini, non negoziabili, a ponente e a levante sono il Rio S.
Giuliano e VI modulo, non ha senso parlare di espansione del porto finché
gli attuali spazi non vengono sfruttati per intero e finché non ci sono
infrastrutture e collegamenti ferroviari adeguati
- la gronda è
un'opera prioritaria per affrontare i problemi della viabilità urbana ed
extra-urbana nonché per dare un nuovo impulso allo sviluppo economico
cittadino. Tuttavia questo sviluppo non deve passare sulla pelle dei
cittadini del Ponente. La gronda deve rispondere a tutte le osservazioni
fatte dal VIA regionale e ministeriale. Non solo, ai territori che
subiranno l'impatto dell'opera spettano sostanziose compensazioni per
mitigare i disagi che la costruzione della gronda comporterà. Autostrade
deve definire con chiarezza quale è la reale consistenza degli importi
destinati a tali opere e ciò dovrà essere vincolante per l’accettazione o
meno dell’opera stessa.
- il potenziamento
del trasporto urbano sarà un cardine dello sviluppo del ponente. Voltri
dovrà diventare la stazione di porta della metropolitana di superficie, la
linea litoranea dovrà essere completata con la realizzazione delle fermate
di Palmaro, Prà, Pegli Lido, Pegli e Multedo, nessuna esclusa, così come
previsto dall’accordo fra FS ed enti locali
- mantenere e
potenziare, ove possibile, i collegamenti con le vallate ed i quartieri
collinari
- mantenere e
consolidare il servizio Navebus ed estenderlo anche alla fascia di
rispetto di Prà
- individuare, nel
rispetto e nella tutela dei livelli occupazionali, una collocazione
alternativa per le aziende Carmagnani e Superba, ormai palesemente
incompatibili con il tessuto urbano circostante
- allontanamento dal centro abitato delle attività petrolifere mediante boe offshor
I
SERVIZI AI CITTADINI
I cittadini del Ponente devono essere nelle
condizioni di poter usufruire dei servizi sanitari di base consentendo di
realizzare una rete di servizi sanitari territoriali distribuita opportunamente
sul territorio. L'offerta deve essere formulata in modo da evitare code di ore
per accedere a sportelli e servizi. Come coniugare queste due esigenze?
- è necessario e
imprescindibile che ognuna delle tre delegazioni abbia accesso ad una
rispettiva piastra poliambulatoriale, considerando per altro che la loro
realizzazione nell'area ex Coproma a Voltri e nei pressi dell'ex ospedale
Martinez a Pegli discende da un’opportuna valutazione che tiene conto del
bacino d’utenza ed inoltre comporta una sensibile riqualificazione e
valorizzazione delle due aree in questione
- è necessario per
l'intero ponente cittadino avere a disposizione un ospedale moderno,
baricentrico e capace di soddisfare le esigenze del territorio. L'area di
Villa Bombrini ha tutte le carte in regola per rispondere a queste caratteristiche
e il PD del Ponente spingerà con forza perché questo progetto venga
finalmente realizzato
- è necessario,
vista l’alta percentuale di popolazione anziana presente sul territorio,
prevedere la realizzazione di un congruo numero di posti presso residenze
sanitarie assistite (RSA)
- è necessario
procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla messa a
norma degli istituti scolastici dal punto di vista dell’impiantistica,
ponendo quale obiettivo prioritario di medio termine quello di individuare
i siti ove allocare i suddetti istituti al di fuori delle ville storiche.
- è necessario proseguire con la riqualificazione dei quartieri collinari facendo tesoro dell’esperienza maturata in questi anni con la ristrutturazione profonda realizzata presso il quartiere Voltri2. Tale esperienza deve rappresentare un laboratorio ed un modello esportabile negli altri quartieri collinari del Ponente cittadino
LE SINERGIE DEL
TERRITORIO
Nel nostro territorio si trova buona parte
dell'intero patrimonio artistico cittadino. Le ville del Ponente sono
un'eccellenza che deve essere messa a disposizione dei cittadini e in
condizione di essere un'attrattiva per il territorio. E' altresì importante che
ci siano delle strutture ricettive in grado di accogliere turisti e visitatori
che vengono da fuori per visitare le nostre ville, il nostro entroterra, per
partecipare alle numerose manifestazioni sportive, ludiche, culturali e
gastronomiche che caratterizzano l’intero arco dell’anno nel Ponente cittadino.
- rilanciare le ville storiche, la cui
valorizzazione non potrà prescindere dal coinvolgimento del tessuto
associativo locale, potenziando la loro riqualificazione già incominciata
con la precedente amministrazione
- individuare un
sito da adibire a foresteria. Una struttura ricettiva serve da volano per
tutte le attività succitate e creare nuove opportunità di sviluppo per il
nostro territorio.
1 commento:
Un bel programma complessivo.
Mi piace soprattutto il punto della sinergia che deve includere anche la riqualificazione litoranea.
Alla persona che viene da fuori occorre fornire alloggio, servizi, per poter usufruire delle diverse risorse di cui disponiamo ( mare e spiagge, percorsi motani ed antiche vie del sale, ville e parchi storici)sui quali occorre ancora un significativo investimento in termini di riqualificazione.
Da questo punto di vista secondo me occorre anche un progetto promozionale integrato del territorio presso agenzie di stampa o tour operator o siti internet.
Punto di base per realizzare tutto ciò però sono l'installazione di strutture ricettive carine e a basso costo (ostelli, foresterie) che devono fare appunto da "volano"; e funzionamento del consorzio con l'attivazione di alcune iniziative significative e remunerative.
In questa maniera oltre a trarne giovamento l'ambiente ne trarrà giovamento il territorio che potrà autosostenersi e fornire anche dei posti di lavoro in maniera sostenibile.
Mi raccomando però ricordiamoci della PAM che non può stare in una zona di centro cittadino ingorgando il traffico e causando degrado.
Deve essere spostata in un'area più periferica urbana ed intermodale che secondo me può essere individuata nell'area ex-Verrina alla conclusione dei lavori.
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