domenica 5 aprile 2009

Una torre di... Babele

Non ci capisco più niente. Mi sembra di essere in una enorme torre di Babele, dove ognuno dice la sua, parla la sua lingua, espone le sue idee in un casino indescrivibile. Non so se chi ha scritto questo pezzo sulla Bibbia sia stato un profeta o un semplice cronista di eventi e non so nemmeno se quando scriveva pensava a noi. L’Italia sta confermando tutto ciò, un po’ come Nostradamus prevedeva eventi catastrofici nelle sue Centurie. Qui tutti tirano l’acqua al proprio mulino. Chi si permette di essere contro una certa idea viene tacciato di terrorismo. Sento il tg, la notizia del raduno di Forza Nuova a Milano: ma un tempo non erano vietate certe apologie? Leggo un quotidiano, Capezzone sbraita per la legge sul testamento biologico: ma un tempo non era lui che faceva lo sciopero della fame e regalava marijuana in Piazza di Spagna? Elezioni europee, il Berlusconi si candida e Di Pietro pure: ma non si diceva che poi neanche per un secondo i leader di partito potevano essere eletti nel Parlamento Europeo? Qualcuno sostiene che il Partito non esiste più: ma allora cosa rappresenti se hai un ruolo importante nella società te stesso o il partito?
Non mi ci ritrovo più e ogni giorno che passa diventa sempre più difficile affrontare certe posizioni. Diventa difficile portare avanti certe battaglie. La buona volontà non manca ma questa non è infinita. Ci sono molti problemi e molte volte mi sono esposto di persona, ci ho messo la faccia. Poi, i risultati, sono sempre stati risolti con tempi lunghissimi. Possibile che non si trovi una linea comune affinché la popolazione non debba subire gravi disservizi? Il buco nell’asfalto non credo che abbia un colore politico! Credo invece che il buco debba essere chiuso per l’incolumità di chi percorre quella strada. Mi hanno rotto (non vi dico cosa). Qui è una corsa a chi la dice più grossa, a chi grida di più. A me che il Presidente del Consiglio non vada subito a stringere la mano alla Merkell non me ne può fregare di meno, a me preme che il Presidente del Consiglio si dia da fare per risolvere questo grave problema della recessione. Preme che non dica che il tavolo della trattativa lo sbatte in testa a questi di sinistra. Deve avere rispetto per quelli che non la pensano come lui. Del resto è (purtroppo) il presidente di tutti! E poi la sinistra! O quello che vorrebbe essere la sinistra… una parte grida! Ma tanto tanto come se gridando si ha più ragione. Un’altra continua a essere racchiusa nei suoi circoli, continua a indire primarie, primariette a perdere tempo con (naturalmente sempre e solo a mio avviso) lunghe riunioni, discorsi fiume e poca sostanza. Ci saranno le elezioni europee, sappiamo già che non andremo nel gruppo socialista, creeremo un gruppo indipendente. Non so se sarà la soluzione migliore, spero che non sia la soluzione dettata dalla divisione interna al PD che esiste sicuramente. Questo lo si sapeva già alla creazione di questo partito e se continueremo a ragionare in questi termini non si andrà da nessuna parte. Basta, è ora di dire basta, lo dico qui, su questo piccolo blog letto da quattro o cinque persone ma lo dico con tutta l’amarezza che lo può dire uno che fino a ieri voleva cambiare le cose in nome di un’idea che metteva in primo piano gli ultimi, il lavoro, la solidarietà.Oggi crediamo di operare in questo senso, i fatti dicono di no. Siamo minoranza e fino ad ora non vedo soluzione affinché questa situazione si possa capovolgere.

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