
Non mi ci ritrovo più e ogni giorno che passa diventa sempre più difficile affrontare certe posizioni. Diventa difficile portare avanti certe battaglie. La buona volontà non manca ma questa non è infinita. Ci sono molti problemi e molte volte mi sono esposto di persona, ci ho messo la faccia. Poi, i risultati, sono sempre stati risolti con tempi lunghissimi. Possibile che non si trovi una linea comune affinché la popolazione non debba subire gravi disservizi? Il buco nell’asfalto non credo che abbia un colore politico! Credo invece che il buco debba essere chiuso per l’incolumità di chi percorre quella strada. Mi hanno rotto (non vi dico cosa). Qui è una corsa a chi la dice più grossa, a chi grida di più. A me che il Presidente del Consiglio non vada subito a stringere la mano alla Merkell non me ne può fregare di meno, a me preme che il Presidente del Consiglio si dia da fare per risolvere questo grave problema della recessione. Preme che non dica che il tavolo della trattativa lo sbatte in testa a questi di sinistra. Deve avere rispetto per quelli che non la pensano come lui. Del resto è (purtroppo) il presidente di tutti! E poi la sinistra! O quello che vorrebbe essere la sinistra… una parte grida! Ma tanto tanto come se gridando si ha più ragione. Un’altra continua a essere racchiusa nei suoi circoli, continua a indire primarie, primariette a perdere tempo con (naturalmente sempre e solo a mio avviso) lunghe riunioni, discorsi fiume e poca sostanza. Ci saranno le elezioni europee, sappiamo già che non andremo nel gruppo socialista, creeremo un gruppo indipendente. Non so se sarà la soluzione migliore, spero che non sia la soluzione dettata dalla divisione interna al PD che esiste sicuramente. Questo lo si sapeva già alla creazione di questo partito e se continueremo a ragionare in questi termini non si andrà da nessuna parte. Basta, è ora di dire basta, lo dico qui, su questo piccolo blog letto da quattro o cinque persone ma lo dico con tutta l’amarezza che lo può dire uno che fino a ieri voleva cambiare le cose in nome di un’idea che metteva in primo piano gli ultimi, il lavoro, la solidarietà.Oggi crediamo di operare in questo senso, i fatti dicono di no. Siamo minoranza e fino ad ora non vedo soluzione affinché questa situazione si possa capovolgere.
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