lunedì 31 dicembre 2007

IL NUOVO ANNO STA ARRIVANDO...

Come diceva anni fa Lucio Dalla il nuovo anno sta arrivando,io mi sto preparando e questa è la novità...
Prepariamoci,allora!
Con la consapevolezza che ci sono molti problemi da risolvere ,ma anche con la volontà di andare avanti
Non c'è alternativa valida a questo Governo:la sua caduta vedrebbe il ritorno al potere di Berlusconi ,ancora più arrabbiato e feroce.
Tutte le forze politiche devono fare uno sforzo di realismo e di buona volontà;dobbiamo avere 5 anni di fronte a noi per cercare di realizzare il programma.
E quindi dobbiamo avere pazienza e costanza.
Questo è il nostro AUGURIO per il 2008!

venerdì 28 dicembre 2007

dalla posta elettronica del PD Valcerusa

Milletrentotto. Sono i morti sul lavoro registrati nel 2007. Donne e uomini, italiani e stranieri che non festeggeranno più nessun nuovo anno, che non cresceranno, che non vedranno crescere i loro figli, che non vivranno una vita di coppia, che non arriveranno alla pensione, che non produrranno reddito per sé e per la società. Articolo 21 chiede a tutti i comuni italiani, grandi e piccoli, di spegnere la luce per un minuto http://www.articolo21.info/notizia.php?id=5903 Roberto Cuillo aderisce alla campagna. Buon Anno!

venerdì 21 dicembre 2007

Verso il Partito Democratico

Si sta lavorando affinchè nasca il Partito Democratico nel ponente.
Sono stati creati dei Gruppi di lavoro che coprono in pratica le problematiche del territorio.
I Gruppi di Lavoro sono così suddivisi:

Gruppo Territorio/Ambiente/Verde: Irene Tesini- Sara Profumo (part time)
Gruppo Porto. Davide Gaggero- Lorenzo Sugo (part time)
Gruppo Viabilità/Mobilità: Orezzi (AMT)-Luigi Bottino-Fazzini Enrico-Giorgio Bolla(FS)
Gruppo Infrastrutture/Urbanistica: Chiarotti Claudio
Gruppo Gestione Litorale: Marina Ferrando-Fabio Quartino (?)
Gruppo Rapporti Istituzioni: Paolo Gozzi-Letizia Grosso (part time)- Marco Maltesu (part time)

Le persone partecipano e sono interessate nello sforzo comune di costruire un progetto pratico e basato su una federalità e autonomia di Partito che viene messa come punto fermo nella costruzione del progetto PD. Uno dei fondamenti del PD è quello di un partito Federale con larghe autonomie regionali e libertà di decisioni e operatività.

I gruppi di Lavoro che sono stati impostati (Territorio – Sanità - Comunicazione-Statuto) sono costituiti da Persone che hanno, si identità diverse, ma che sono unite da un fine che è quello di produrre dei risultati concreti. Però per ora siamo all'inizio quindi è difficile ipotecare il futuro. C’è una forte volontà di partecipazione e di rispetto verso le identità di ognuno.

Non sono stati programmati incontri di Coordinamento con una data precisa; ci sarà qualcosa nella settimana dopo la befana. il 07/01 ore 20.45-21.00 si vede a Pegli (ex sede Ds) il Gruppo Comunicazione (gestito da Alessandra Repetto) e il giorno 08/01 a Voltri (ex sez Motagna) alle 21.00 il Gruppo Territorio. I gruppi sono APERTI A TUTTI senza obblighi o richieste di nessun tipo.

Le realtà territoriali ( ex Sezioni chiamate ora Circoli) saranno la base della nuova Strutturala Politica.

martedì 4 dicembre 2007

I giovani... che risorsa inestimabile!!!

Cari Silvia e Alfredo,
eccola la risposta dei giovani, o meglio “delle giovani”. Che poi, proprio in quanto giovani, e quindi dalla breve memoria storica, abbiamo chiesto aiuto a coloro che chiamiamo “i nostri maestri”, sia per farli sentire meno anziani, sia per far capire a tutti il loro valore, la loro vera importanza.
Eccoci dunque, a navigare in rete non solo alla ricerca di evasione, di siti divertenti, di scoop su blogs indiscreti, ma anche per ampliare la nostra cultura, per approfondire temi per noi importanti.
Così, grazie al buon “vecchio” Michele, anche la politica della nostra vallata entra a far parte del linguaggio multimediale.
Noi la politica nostro malgrado la “mastichiamo” fin da bambine, io ho imparato a leggere sull’Unità!! Nonostante questo, non abbiamo mai voluto intervenire in prima persona, preferendo un ascolto critico ad un mare di parole gettate al vento solo per far sentire la propria voce. Abbiamo vissuto una politica fatta col cuore, piena di ideali per noi a volte troppo alti, carica di ricordi di un passato che per fortuna non abbiamo dovuto vivere. Io poi, ho visto piangere i miei cari per la morte di un segretario di partito che sembrava come uno di famiglia, mi sono commossa anch’io ai suoi funerali. Esagerazione? No, non credo, credo invece fosse quella vera, ferma convinzione, quella carica di voglia di fare, quella fede in valori che oggi sembrano sempre più lontani. Che si trattasse di dibattiti, confronti o giorni di lavoro per la Sezione, c’era un orgoglio nei loro gesti, una forza nelle loro azioni, un animo nelle loro parole, che ti avrebbe trascinato in capo al mondo, senza sentir fatica, senza avvilirti mai.
Così siamo cresciute, ma insieme a noi sono “cresciuti” i nostri “maestri”, nonni, zii, amici di famiglia, persone che ci hanno visto nascere, che ci hanno insegnato a servire alla Lumacata, che, ognuno a suo modo, ci sono stati vicini. Con tutti noi è cresciuto anche il Partito. Il tempo ahimè passa per tutti. Così il progresso ci ha donato una vita più serena, forse sì, carica di futili problemi, ma senza più veri bisogni, quali la fame, la guerra sotto casa, le lotte per diritti che invece ora sono per fortuna inalienabili. Sicuramente il mondo non è diventato poi così migliore, ma ci sono stati dei cambiamenti importanti, questo è innegabile. Ecco perché il logo ed il nome di un partito come il PCI hanno assunto connotati anacronistici per i nostri tempi: è stato dunque inevitabile lasciare che crescesse anche il Partito, che l’Italia di questa nuova epoca storica, con tutti i suoi pro ed i suoi contro, potesse rispecchiarsi in un nuovo concetto di Comunismo, che non rinnegava il suo passato, anzi, ne riconosceva demeriti e meriti, con l’intento di ripartire proprio da questi ultimi per crescere con il Paese.
Un grande merito del Comunismo è stato quello di riuscire a metabolizzare i suoi errori, senza rinnegarli né considerarli inesistenti; senza far finta di niente, senza dire: non siamo stati noi. Con coraggio ed orgoglio si è riusciti a far evolvere un’ideologia politica dai forti connotati, senza dissiparne le fondamenta, ma seguendo il lento e progressivo cambiamento naturale della vita sociale di un mondo in eterna evoluzione.
Infatti, con l’affacciarsi del terzo millennio, con nuove forze politiche in campo, con un mondo che fatica a volte a tenere il passo con i cambiamenti che esso stesso genera, il PdS ( così come altri schieramenti) ha voluto e dovuto cambiare nuovamente la sua connotazione.
Discutibili o meno, i cambiamenti fanno parte della vita, politica e non, di una popolazione.
L’Italia ora più che mai ha bisogno di essere guidata verso una rinascita. Sono necessari dei sacrifici, che purtroppo ormai nessuno di noi sembra esser disposto ad accettare. Il benessere ha creato un senso di onnipotenza, un desiderio continuo di possesso, di ricchezza personale, il cui inevitabile risvolto è la perdita del senso di fratellanza, di popolo unito per la nazione. Ognuno per se dunque? No Signori, non è così che deve essere. Ci vuole qualcosa che risvegli in noi la volontà di unirci per uno scopo importante, qualcuno che ci traghetti verso questo nuovo concetto: che un’Italia che “sta bene” permette al suo popolo di “stare bene”. Noi crediamo che questa guida possa essere solo il P.D., un partito giovane, che non ha mai dimenticato il sentimento di unione che ha sempre legato i compagni, con un leader che sappia parlare al Paese con sincerità, senza le false illusioni tipiche di chi invece di far politica fa spettacolo (come nelle sue reti televisive). Un leader che sia in grado però di far capire alla gente che i sacrifici non sono eterni, ma che soprattutto daranno i loro frutti, belli e maturi per tutti, se tutti saremo in grado di contribuire.
Con questi obiettivi è normale che qualcosa all’interno dell’ideologia “comunista” debba forzatamente cambiare, non per rinnegarsi, ma per poter essere di vero sostegno ad una nazione che non vive più i problemi del secolo scorso, ma che è costretta a raffrontarsi con nuovi ostacoli alla sua evoluzione.
Questo è il pensiero di due giovani del partito, il pensiero di chi fiabescamente spera in un mondo sempre migliore per sé e per i propri figli. Ci vuole impegno, forza di volontà e quella stessa forza d’animo che tanti anni fa vedevamo negli occhi e dei nostri nonni, e che ancora brilla nei cuori dei nostri “maestri”.

Carolina e Cristina Bruno

domenica 2 dicembre 2007

Prima che sia troppo tardi !!

Un grosso problema che interessa la nostra vallata è la viabilità.
A volte ci troviamo bloccati a causa di mezzi pesanti che per dimensioni e poca conoscenza del territorio da parte di chi guida, si avventurano in Via delle Fabbriche per consegnare le merci alle varie ditte sparse lungo il percorso e si trovano in seria difficoltà di manovra provocando così disagi e “mugugni” da chi è in quel momento sul posto.
Per fortuna fino ad oggi questi problemi non ne hanno creato di più seri; immaginiamoci che cosa succederebbe se un mezzo di soccorso, a sirene spiegate, si trovasse in una situazione del genere. Ma è tutta colpa di chi guida?
Noi crediamo di no. Noi crediamo che un po’ di responsabilità sia anche delle ditte presenti sul territori
o che si dovrebbero preoccupare di segnalare meglio la loro ubicazione con nuovi cartelli.
Aiutare gli autisti, a volte stranieri, con cartelli segnaletici che comprendano oltre al nome della ditta anche il numero civic
o della ditta stessa (il numero lo capisce anche uno straniero)
Oppure chiedere ai fornitori di farsi scortare da un incaricato della ditta dal capolinea dell’1 fino a destinazione. Sicuramente, però, la cosa più importante resta la segnaletica,del resto già esistente a Perogrosso ma scardinata durante alcuni lavori e mai ripristinata.
Il segnale era comunque posizionato in un punto che francamente ritenia
mo troppo avanzato per evitare gli ingorghi. Quindi la collocazione dovrebbe essere all’inizio di Via delle Fabbriche (a bandiera sul cavalcavia??) con una luce gialla lampeggiante che indichi i limiti della strada.
Un’altra criticità la rileviamo nel muro di sponda del torrente Cerusa.
Il muro potrebbe essere sostituito con un guard-rail , permettendo così l’allargame
nto di Via delle Fabbriche fino alla ex cartiera Mondatori.
Pertanto dal Partilo Democratico della Valcerusa parte la richiesta alle Istituzioni affinché si attivino velocemente per la soluzione di questi problemi, anche in prospettiva di un eventuale incremento di traffico dovuto alla Gronda Autostradale, per non rischiare di avere dei cittadini prigionieri dai tir incastrati
.

lunedì 26 novembre 2007

ho ricevuto e pubblico

Ricevo questa e-mail da un iscritto ai D.S. (non dico il nome anche se la lettera è firmata) e pubblico volentieri il testo. La discussione è aperta.


"Ho letto sulla stampa cittadina della proposta effettuata da un Consigliere del Comune di Genova di un aumento del valore del gettone di presenza dei Consiglieri (dalle attuali 90 Euro a 180 Euro = un aumento del 100%!!!), naturalmente agli Assessori e a cascata sulle Municipalità.

Ritengo che in un momento dove la maggioranza delle famiglie vive immense difficoltà economiche non sia proprio il caso di affrontare certe tematiche.

Se vogliamo affrontare fino in fondo la problematica del costo della politica questo, per il nascente Partito Democratico, non è certo il migliore degli inizi."


un iscritto ai D.S.

venerdì 23 novembre 2007

Le Poste di Fabbriche

Mercoledi' 21/11 si è tenuta a Fabbriche una Assemblea pubblica, indetta dal Comitato della Valcerusa, con all'ordine del giorno "Funzionamento delle Poste di Fabbriche".

Come tutti noi sappiamo, dal mese di Aprile le Poste hanno ridotto l'apertura degli sportelli a soli 3 gioni settimanali.

Questo provvedimento ha interessato tutta l'Italia, in quanto le Poste Italiane S.p.A., intendono diminuire i costi, riducendo il servizio nei luoghi considerati, per il numero di abitanti e per il numero delle operazioni effettuate, meno remunerativi.

All'epoca delle prime notizie ci eravamo attivati e, tramite il Presidente del Consiglio di Circoscrizione VII ponente, avevamo avuto incontri con il Direttore delle Poste di Genova.

L'unica assicurazione che ci aveva fatto era che non si sarebbe parlato, neanche per il futuro, della chiusura dell'Ufficio postale.

Questa assicurazione è stata ribadita anche mercoledi' sera dal coordinatore del Comitato, sig.Gianpaolo Paolo.

Il problema posto dai cittadini presenti riguardava, però, il cattivo funzionamento dell'Ufficio.

In particolare si lamentavano i seguenti disguidi:

1) nei giorni di pagamento delle pensioni, spesso, i soldi erano disponibili solo in tarda mattinata;

2) i macchinari, evidentemente obsoleti, spesso erano fuori uso e pertanto non si potevano compiere le operazioni di pagamento bollette ecc.;

3)nel mese di Agosto la Posta era rimasta chiusa per quasi 3 settimane, creando gravi difficoltà soprattutto agli anziani del quartiere.

All'assemblea erano presenti i seguenti rappresentanti delle Istituzioni:

-l'assessore Morle' Maria Rosa e il consigliere Chiarotti Claudio, per il Municipio VII Ponente

-il sig.De Bernardi , in rappresentanza dell'assessore regionale Cassini, che detiene anche la delega alle Politiche dell'Entroterra.

Entrambi si sono impegnati, nell'ambito delle loro competenze, a presentare al Direttore delle Poste di Genova i problemi emersi dall'assemblea affinchè vengano risolti nel più breve tempo possibile.

Il consigliere Chiarotti ha poi comunicato che, in un recente incontro, il Direttore delle Poste si era detto disponibile a variare i giorni di apertura dell'Ufficio, qualora ne avessimo fatto richiesta e a mettere a disposizione un consulente finanziario su appuntamento.

Invitiamo tutti ilettori del blog a comunicarci eventuali altri problemi o suggerimenti per migliorare il servizio ai cittadini della valle.

giovedì 22 novembre 2007

LA NOSTRA CARTA D'IDENTITA'

La 'P' verde e la 'D' bianca su uno sfondo rosso. Poi, sotto, la scritta 'Partito democratico' impreziosita da un ramoscello di ulivo. E' questo il nuovo simbolo del Pd, «la nostra carta di identità», presentato oggi presso lo Spazio Etoile in Piazza San Lorenzo in Lucina a Roma.
«Un simbolo – ha esordito il segretario nazionale Walter Veltroni - racconta l'identità di un partito e di una comunità e io credo che questo simbolo ci rappresenti bene. E' un simbolo rivolto al futuro, di un partito che nasce per una Italia nuova ed assume su di se l'identità nazionale».Un’identità nazionale racchiusa nei tre colori che lo compongono, gli stessi che però vogliono ricordare anche le «tre grandi tradizioni che stanno nel Pd»: il verde dell'ambientalismo e del laicismo, il bianco dei cattolici democratici e il rosso della tradizione socialista e del mondo del lavoro».«La sintesi - ha aggiunto - molto moderna e forte». Insomma, si tratta di «un simbolo rivolto al futuro, un simbolo fresco, nuovo», realizzato, come ha sottolineato con enfasi Veltroni, da un ragazzo molisano di 25 anni, Nicola Storto.«E' stata la bandiera italiana il punto di partenza per la creazione del nuovo simbolo del Pd – ha spiegato lo stesso autore, anch’egli presente in sala - . Le indicazioni che ci avevano dato – ha aggiunto - erano tre concetti: la modernità, la velocità e la pulizia».«Io sono partito dalla bandiera italiana - ha raccontato Storto - per la sua leggerezza, la pulizia della forma, la semplicità del messaggio, e anche la sua modernità».«E poi sotto al nuovo simbolo - ha concluso Storto – ho inserito l'Ulivo, perchè rappresenta la storia del Pd, la sua radice».

(dal sito Ulivo.it _ presentazione del Simbolo)

sabato 17 novembre 2007

a proposito di

Ancora una volta leggo nei nuovi volantini affissi dai Comitati contro la gronda una parola che mi lascia con molto amaro in bocca. Senza entrare nel merito della validità o meno dell'opera che si vuole costruire e delle proteste ad essa legate(per questo avremo tempo e modo di confrontare tutte le posizioni in seguito) quello che mi fa star male è questa: "deportazione" usata per rendere certamente l'idea di quello che potrebbe succedere nel caso alcuni pilastri o tracciati della gronda vengano posizionati in mezzo alle abitazioni ma che offende, a mio modo di vedere, chi deportato lo è stato per davvero e per altri motivi. Dico questo perché mi sono informato del vero significato di quella parola e questi sono i risultati:

trasferimento di un condannato lontano dal luogo di origine, spec. in un penitenziario o in un campo di prigionia: colonie di d. durante la seconda guerra mondiale: trasferimento dei prigionieri nei campi di concentramento: la d. degli ebrei [quadro 33] (tratto da vocabolario de mauro.it)

condanna a vivere lontano dal proprio paese e a essere privo di tutti i diritti civili e politicitraduzione di persone condannate a tale pena o di prigionieri di guerra verso terre straniere e lontane. (tratto da sapere.it)

Credo che di fronte a queste cose bisogna avere più rispetto per quello che ha significato un periodo certamente buio e non paragonabile ad un evento malgrado tutto che è specchio di una modernità anche da noi creata.
Inoltre siamo cosi' sicuri che tutti i cittadini interessati ad eventuali spostamenti, in case nuove e meglio collocate, siano contrari? Dire di no è sempre facile,ma in questo modo i gravi problemi di traffico che congestionano la direttrice Ventimiglia-Genova non si risolveranno mai.
Vigiliamo,piuttosto,affinchè il tracciato sia il meno impattante possibile da un punto di vista ambientale e sociale anche di fronte ad un aumento dei costi: saranno poi le istituzioni, da tutti noi elette, a valutarne la convenienza.

venerdì 16 novembre 2007

Ci siamo anche noi!

Cari amici e frequentatori del blog,
da oggi anche noi facciamo parte di questa famiglia virtuale.
E' un modo moderno per far girare le informazioni e per ricevere commenti e proposte.
Ovviamente questo non cambierà il metodo tradizionale,perchè riteniamo che nulla possa sostituire il contatto diretto e la discussione faccia a faccia.
Inoltre, l'accesso a internet non è ancora cosi'diffuso, ma per i giovani,la vera risorsa del domani,può rappresentare uno strumento utile per avvicinarsi alla politica.
Cosa sarà il Partito Democratico?
Secondo noi sarà quello che riusciremo a costruire,con passione e dedizione, come hanno fatto in tutti questi anni gli aderenti al P.C.I.,P.D.S. e D.S.
Cambiano i nomi, ma la sostanza non deve cambiare:attenzione ai problemi sociali,in particolare delle fasce più deboli,con la volontà di saper interpretare i cambiamenti socio-politici per dare risposte concrete.
Noi del PD della Valcerusa ci proponiamo come punto di riferimento della vallata e con tutti i cittadini disponibili cercheremo di risolvere,insieme alle istituzioni, i problemi che si porranno.
Siamo all'inizio ,dobbiamo solo lavorare.
Silvia e Alfredo

giovedì 8 novembre 2007

ci presentiamo

inizia oggi questo blog dei Democratici della Valcerusa.
Uno strumento moderno, al passo con i tempi, per essere presenti sul territorio come lo siamo stati fino ad ora come Democratici di Sinistra e da domani come Partito Democratico, attenti a tutte le problematiche che interessano la nostra Valle.
Ancora oggi nella Sezione O.Moretti è presente un gruppo di persone che ha vissuto vari passaggi epocali, dal P.C.I. al Partito Democratico, passando dal P.D.S. e D.S. sempre attenti a conservare quei valori e ideali che hanno tramandato le persone che per prime hanno creduto in queste fondamentali regole di vita e addirittura, alcuni, hanno pagato con la propria vita per difendere e realizzare quella Libertà e Democrazia che tutt'oggi ci appartiene.
Queste pagine elettroniche saranno il nostro giornale, il nostro osservatorio su tutto quanto accade in Valcerusa, qui troveremo i commenti della gente comune, qui informeremo delle iniziative e delle idee.