domenica 6 dicembre 2009

Fare politica in malafede.

Chiedo scusa a Silvia se scrivo immediatamente dopo il suo pezzo ma lo faccio esclusivamente per avallare quanto da lei raccontato, anzi...
Anzi da queste pagine (non so quanto lette) voglio ribadire che il vero nemico da combattere per certa gente (Boggio, Nacini, Morlè) sono proprio gli appartenenti al gruppo del PD e non certo quelli che compongono il gruppo della destra. Un brutto esempio di questa malafede si è registrata quando, un intervento del Presidente del Municipio contro le leggi ad personam e gli scudi fiscali non ha trovato l'approvazione, appunto, dell'intera rappresentanza della "sinistra". Rappresentanza tra l'altro accompagnata da una "claque" che, lo dico con tutto il rispetto possibile, per la maggior parte non sapeva neanche di cosa si stesse parlando anche perchè se avessero capito le stesse cose gridate da parte dei vari esponenti di Rifondazione sono state ribadite in maniera certo più civile e con calma dagli esponenti della maggioranza. Ma si sa: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il problema è che forse lo stesso Nacini non ha ancora capito. Più lui grida e più il consenso non ce l'ha. In un contesto che dovrebbe vederci uniti nel cercare di sconfiggere una destra sempre più distante dai problemi della gente questo modo di interpretare la politica non può far altro che male aggiungendo un ulteriore disagio anche per i rapporti interpersonali delle persone che fino all'altro ieri avevano un unico ideale.

Nessun commento: