lunedì 22 settembre 2008



SE I CONTI NON TORNANO TAGLIANO LA SCUOLA
Ricordate le “3 i”- inglese, internet, impresa - del piano per la scuola di Berlusconi?
Oggi, invece, per il governo della destra, la scuola è:

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Impoverita
*
nel triennio 2009/2011 tagli alla scuola per 8 miliardi di euro;
*riduzione di 87.000 docenti e 43.000 tecnici
, bidelli e amministrativi;
*fino a 4.000 scuole a rischio di soppressione, soprattutto nei piccoli Comuni.
Invecchiata
*turnover bloccato: escono i precari più giovani;
*ritorno ad una didattica superata con il maestro unico alle elementari: una società complessa
richiede più stimoli all’innovazione.
Inadeguata
*
ritorno al maestro unico, riduzione delctempo pieno e prolungato e uscita deicbambini dalle scuole alle 12.30;
*riduzione del numero degli insegnanti di sostegno per i bambini disabili;
*aumento delle tariffe per le scuole dell'infanzia, le mense e il trasporto scolastico; meno
servizi scolastici fondamentali;
*maggiore difficoltà di integrazione per i bambini migranti e bambini rom.

Le famiglie e gli studenti non potranno più scegliere la scuola che vogliono ma la scuola che possono pagare.

SALVIAMO LA SCUOLA

Per il Partito Democratico l’istruzione pubblica è un investimento per il futuro dei nostri figli e perciò per il Paese.
Queste sono le proposte del PD per riqualificare la scuola:


realizzare il patto educativo tra le scuole, le famiglie e gli studenti e approvare in Parlamentonuove norme sugli organi collegiali della scuola;
valorizzare le professionalità degli insegnanti adeguando gli stipendi in base al merito, e istituendo un piano straordinario e permanente di aggiornamento;
azzerare il precariato e introdurre nuove norme di accesso e reclutamento degli insegnanti;
riorganizzare gli organici del personale come organici funzionali di ogni scuola;
potenziare l’autonomia scolastica;
attivare un sistema di valutazione di tutte le istituzioni scolastiche;
attuare correttamente l’obbligo di istruzione a 16 anni per ridurre a zero la dispersione
scolastica;
portare l’85% dei ragazzi al diploma e gli altri almeno ad una qualifica professionale;
attuare il riordino degli istituti tecnici e professionali;
potenziare la formazione permanente per tutta la vita;
promuovere una scuola più aperta alla comunità e integrata con il territorio che sostenga
più cultura, alfabetizzazione informatica, sport, attività sociali e di volontariato.
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(DAL SITO DEL PARTITO DEMOCRATICO.IT)

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