Visto che sono un impiegato della scuola farò una comunicazione di servizio e una considerazione personale.
La comunicazione di servizio è che da quest’anno per iscrivere i propri figli alle scuole primarie, medie e secondarie bisogna farlo on-line (dal 21 gennaio al 24 febbraio), da casa o, per chi non ha un computer, dalla segreteria della scuola.
Ed è da qui che parte la considerazione. L’idea è certamente bella, moderna. Ma ancora una volta affidiamo le nostre informazioni personali alla rete, per carità in piena sicurezza senza possibilità che qualcuno possa usare i nostri dati. Ormai tutto passerà dal computer, i nostri rapporti con il prossimo saranno sempre più telematici. Il paradosso sarà che ci incontreremo per strada e quasi non ci saluteremo poi, la sera, davanti ad uno schermo ci troveremo amici (con lo stesso che abbiamo incontrato la mattina) su qualche social network e lì inizieremo ad intrattenere discussioni per tutta la notte ritornando nella quasi indifferenza la mattina, vicini nel bar a fare colazione. Che soddisfazione!!
E voglio dirne un’altra: anche in questo caso si rischia di avere utenti di serie “A” e altri di serie “B”. Ricordate le proteste degli abitanti della Valcerusa perché internet non funziona?
Il problema non è stato ancora risolto e neanche dimenticato, almeno da parte nostra e così chi ha dei figli da iscrivere e ha la sfortuna di abitare “su per il canale” non potrà fare l’iscrizione on-line.
Non sono certo contro la tecnologia, anzi sono un patito di computer e roba elettronica ma mi rendo conto che a volte queste cose possono essere dannose sia dal punto di vista proprio della salute e anche del rapporto tra le persone. Una segreteria di una scuola (ritorno a picchiare sempre li) con l’impiegato che spiega i vari passaggi e aiuta materialmente chi è in difficoltà e sempre meglio che una fredda tastiera di un computer e comunque visto che prima di settembre bisogna andare a perfezionare la domanda sempre in quella segreteria….