martedì 22 giugno 2010

Oggi tocca a Pomigliano

Oggi a Pomigliano si vota per approvare o meno la linea che la Fiat intende adottare per continuare a produrre macchine in quel territorio. Lo scontro è aspro, i sindacati sono divisi o per meglio dire sono tutti contro la FIOM che non ci sta a cedere al ricatto dell'amministratore delegato. Il concetto è semplice: ci saranno delle regole che faranno scomparire alcuni diritti degli operai conquistati con lotte e sacrifici. Nello stesso tempo criticare chi accetta senza esitazione questo stato di cose diventa difficile. Avere un lavoro oggi è troppo importante e chi rischia di perderlo si aggrappa a tutto anche a scendere a compromessi. Si è tanto decantata la globalizzazione, che sarebbe servita per aiutare i paesi sottosviluppati portando benessere e giustizia sociale. Si sta rivelando un boomerang, la globalizzazione servirà a far scomparire aree privilegiate, ci sarà un appiattimento verso il basso con i rischi che ne conseguono. L'operaio sarà sempre più sfruttato, sempre più solo, sempre più esposto agli incidenti. L'unica cosa che sarà diversa è che il ricco sarà sempre più ricco, indipendentemente se la ditta sarà a Pomigliano o sul fiume Mekong.

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